Windows 8 inizia a prendere forma e diventa virtuale

Stanno circolando in rete slide con nuovi dettagli circa il progetto Windows 8 di Microsoft. Il nuovo sistema operativo, che dovrebbe sostituire Windows 7 dal 2012, sarà  tutto impostato sulla virtualizzazione e abbraccerà  la filosofia DaaS, ossia Desktop as a Service.

Autore: Redazione Technology

Da qualche mese le voci attorno a Windows 8 si erano placate, ma da pochi giorni sono riprese a circolare, soprattutto in seguito alla comparsa in rete di alcune slide relative al progetto del nuovo sistema operativo di Microsoft.
Windows 8, che nelle slide viene chiamato Windows Next, dovrebbe puntare con decisione in direzione della virtualizzazione, con l'implementazione a tutto tondo delle moderne metodologie di cloud computing, soprattutto per quanto riguarda il desktop.


La novità  più rilevante del nuovo sistema operativo Microsoft prende infatti il nome di Desktop as a Service (DaaS), ossia una filosofia di progettazione che slega la piattaforma utente dall'hardware, permettendo così di superare ogni problema di compatibilità  tra codice e macchina.
La concezione dietro al nuovo Windows vede l'unione di tutti gli elementi software in un unico pacchetto che risiederà  su uno o più server esterni, mentre all'utente rimarrà  solamente l'apparecchiatura fisica necessaria per accedere ai dati. Ecco perchà© si parla di desktop come servizio.
Lo sviluppo di Windows 8/Next è ancora ai primi stadi, ma già  cominciano a delinearsi i primi ostacoli. La virtualizzazione è sicuramente l'idea più innovativa in circolazione al momento, ma creare un intero sistema operativo su questa concezione è più facile a dirsi che a farsi.


Uno degli elementi di insicurezza potrebbe essere la dipendenza dalla rete. Con un sistema operativo virtuale, che agisce su memorie virtuali e con identità  virtuali, sembra necessaria una connessione continua a internet. Cosa succederà  in caso di sospensione del servizio di rete? E cosa rimarrà  in mano all'utente se tutti i dati sono custoditi su server remoti?
Al di là  di apocalittici scenari da controllo globale, a tutti questi quesiti sarà  possibile rispondere a tempo debito, con le prime soluzioni pratiche che i progettisti di Microsoft prevedono di fornire nei primi mesi del 2012.
Fino ad allora ci si dovrà  accontentare di voci, indiscrezioni e bisognerà  avere, soprattutto, molta pazienza. Il mondo tecnologico è veloce, ma non così tanto.

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