Confindustria Cultura Italia, che riunisce le principali associazioni dei produttori di contenuti, dalla musica, all'editoria, al cinema, allo spettacolo, all'audiovisivo e al software videoludico, ha ribadito con forza la necessità che
Agcom approvi a breve l'
annunciato provvedimento che contiene misure incisive
contro la pirateria digitale, quali il
blocco dei siti illegali.
L'occasione è stata fornita da un convegno organizzato dall'
Università Luiss di Roma con la partecipazione dei più importanti settori dell'industria culturale e di intrattenimento sul tema dei nuovi modelli di business per lo sviluppo dei
contenuti online sulle reti digitali.
La
pirateria digitale rappresenta oggi il principale ostacolo allo
sviluppo del mercato legale, al rilancio dell'industria culturale e un freno all'innovazione e alla creatività nel nostro Paese.
àˆ evidente quindi come questo fenomeno sia diventato inaccettabile, e pertanto una priorità da affrontare con urgenza nella comunità internazionale. Ecco perchà© Inghilterra, Francia e Stati Uniti hanno adottato dei piani straordinari per contrastare la dilagante diffusione di materiale illecito attraverso le reti digitali.
Anche l'Italia ha l'opportunità di pronunciarsi con un provvedimento in grado di
tutelare il diritto d'autore sulle reti internet.
Il prossimo
17 dicembre Agcom dovrebbe pronunciarsi circa un provvedimento inibitorio volto a prevenire la reiterazione della violazione del diritto d'autore, magari seguendo a grandi linee quello già sperimentato con successo dai
Monopoli di Stato (AAMS) per il contrasto delle
scommesse online.
Un simile provvedimento andrebbe anche nel senso della sentenza della Cassazione sul caso
Pirate Bay che come noto è bloccato dall'inizio del 2010 con un conseguente calo degli accessi dall'Italia di oltre il 60%.
Diventa quindi importante sostenere questa iniziativa perchà©
colpisce direttamente il fenomeno, sempre più rilevante, del
file sharing, ovvero dei siti streaming e di download che offrono in
modo illecito contenuti quali film, musica, programmi televisivi, eventi sportivi, e-book, etc.
àˆ importante sottolineare che non si tratta di un procedimento di natura penale, quindi non è invasivo, non colpisce l'utente bensì la fonte dell'illecito: in sintesi, è una misura alternativa amministrativa rapida ed efficace che libera i pubblici ministeri e il sistema giudiziario da cause penali.