Mark Zuckerberg e la sindrome cinese

Mark Zuckerberg è stato avvistato in Cina con il CEO di Baidu, motore di ricerca che va per la maggiore nella Repubblica Popolare. Cosa avrà  in mente il giovane inventore di Facebook?

Autore: Andrea Sala

Mark Zuckerberg è stato avvistato in Cina, in compagnia del CEO di Baidu, motore di ricerca che rivaleggia persino con Google sul suolo asiatico.

La foto che testimonia la presenza del giovane CEO di Facebook a Pechino ha scatenato l'ovvia serie di speculazioni: è vero che Zuckerberg era in Cina a scopo turistico, tuttavia l'incontro con Robin Li di Baidu suona come un meeting a fine commerciale.
Facebook, infatti, nella Repubblica Popolare è irraggiungibile perchà© censurato: il governo ha troppa paura della libertà  di parola garantita sul sito blu, libertà  di cui spesso si abusa con i celebri gruppi-shock.
Le autorità  di Pechino, infatti, dal 2009 hanno bloccato l'accesso al famosissimo social network e Zuckerberg stesso ha espresso le sue polemiche su questa scelta: Facebook non può ignorare il miliardo e più di cittadini cinesi (e potenziali utenti del sito blu).
Da un ipotetico accordo, poi, ci potrebbe guadagnare anche Baidu: il motore di ricerca made-in-china, infatti, è già  spudoratamente favorito dal governo - governo che senza mezzi termini non ama Google - e potrebbe contare sull'enorme mole di informazioni e traffico che viene generata dal social network di Zuckerberg.
Per il momento, lo ricordiamo, siamo nel campo delle pure speculazioni: l'unico fatto certo è che i due giovani CEO si sono incontrati.
Facebook arriverà  in Cina?

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