Apple ha ufficialmente aperto il nuovo
Mac App Store, declinazione per computer del celeberrimo
App Store per device iOS-based.
Ora anche i Mac hanno il loro
e-store dedicato, ed è significativo che siano stati gli ultimi prodotti della mela a ricevere questo add-on.
Sì, perchà© fra
iPad e
iPhone l'azienda di Cupertino ha sfornato
moltissime novità mobile nell'ultimo anno, a partire dagli update di iOS e tutte le nuove feature aggiunte ai device portatili.
I Mac, un tempo prodotti di punta di Apple, sono stati
relegati a un ruolo di comprimari: è vero, sono stati rinnovati i
MacBook, i
MacBook Air e i
Mac Pro, tuttavia gli aggiornamenti non hanno stupito nessuno e, di certo, non hanno suscitato
clamore mediatico come gli iPhone 4 o gli iPad.
Ma torniamo al Mac App Store. La novità è stata integrata nell'ultimo update di
Mac OS X, ora giunto alle versione
10.6.6: per avviare il Mac App Store si dovrà semplicemente cliccare sulla
nuova icona presente nel dock.
Come per l'App Store classico, l'accesso e l'utilizzo del nuovo negozio online è possibile grazie a un
ID Apple e alla connessione al web.
Una volta loggati ci si trova davanti a un'
interfaccia del tutto simile ad iTunes Store: abbiamo un overview delle applicazioni in primo piano, un elenco di quelle "nuove e degne di nota" e, in basso, quelle più richieste e segnalate dalla redazione.
Il software è in tutto e per tutto uguale ad
App Store per iOS, comprese le procedure di pagamento e di installazione delle applicazioni prescelte.
Intelligente e interessante è la
nuova feature che riconosce e segnala la presenza di aggiornamenti di software già installato: in questo modo gli utenti non dovranno preoccuparsi di cercare manualmente gli update dei loro programmi.
Al momento del lancio, avvenuto contemporaneamente in 90 paesi, sul Mac App Store erano presenti oltre
1000 applicazioni per Mac, numero destinato a salire.
Apple, infatti, ha intenzione di
veicolare tutto il software sulla nuova piattaforma: agli sviluppatori, quindi, toccherà sottoporre le applicazioni sul Mac App Store. Questa procedura, di fatto, offre a Cupertino il
totale controllo sul software per Mac OS X.
Come già successo per le App, ci aspettiamo le
inevitabili polemiche sul ruolo "censorio" di Apple e sulla sua ben nota tendenza accentratrice.
Questa tendenza ha già spinto molti sviluppatori "nelle braccia" di
Android, in ambito mobile. Succederà lo stesso anche per i computer o Apple ci avrà visto giusto? Vedremo come si evolverà la situazione.