Marocco, scende in piazza la protesta nata su Facebook

Alcuni giovani hanno lanciato su Facebook il movimento "del 20 febbraio". Lo scopo? Limitare i poteri del re e creare più giustizia sociale.

Autore: Redazione IT Tech & Social

Giovani marocchini hanno lanciato su Facebook il movimento "del 20 febbraio" per reclamare una nuova costituzione che, oltre a limitare i poteri del re Mohammed VI, crei giustizia sociale.
Le adesioni online sono state moltissime e alcune centinaia di persone sono scese in piazza nella giornata di ieri.  
Un migliaio hanno manifestato in 20 città  del Marocco per chiedere le riforme politiche.
Gli organizzatori di quello che è stato chiamato "il giorno dell'orgoglio"- gruppi di giovani e di cittadini - hanno confermato che a Rabat si è riunito un migliaio di persone. Il re del Marocco, Mohammed VI, ha fatto sapere tramite il ministro dell'interno che terrà  presto un discorso in cui annuncerà  nuove riforme.
A differenza di altri paesi arabi, il Marocco non è stato finora investito da forti proteste per la democrazia
In Marocco non è presente un regime totalitario: sono ammessi diversi partiti politici e il parlamento viene eletto liberamente. Tuttavia, in una serie di aree chiave, il re ha l'ultima parola sull'azione di governo e spetta a lui anche la nomina dei principali ministri.

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