Gli Usa su Twitter invitano gli americani a lasciare la Libia

Il Dipartimento di Stato Usa ha invitato tramite Twitter i cittadini americani che si trovano in Libia ad abbandonare il Paese.

Autore: Redazione IT Tech & Social

Il Dipartimento di Stato americano ha invitato tutti i cittadini americani, con un comunicato via Twitter, ad abbandonare la Libia.
Sul social network il Dipartimento ha infatti avvisato i cittadini americani sul territorio libico di presentarsi al porto di Al-Shahab tra le 9 e le 10 di questa mattina.
L'evacuazione sarà  effettuata via mare poichè i permessi di atterraggio per aerei civili o militari statunitensi sono stati negati. Così l'America ha noleggiato due grandi catamarani che da Malta arriveranno in Libia, portando al sicuro i cittadini americani.
I due catamarani dovrebbero ritornare a La Valletta nel pomeriggio.
La decisione del Dipartimento arriva a seguito delle bombe che sono state sganciate sulla folla.
Ormai sono più di mille le persone morte in Libia nelle manifestazioni degli ultimi giorni. Anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini, è intervenuto questa mattina nell'Aula di Montecitorio per riferire sulla crisi libica e sulle specifiche iniziative italiane.
Inoltre il Presidente del Consiglio Sivio Berlusconi ha riferito di aver avuto un colloquio telefonico con Muammar Gheddafi nel quale ha ribadito l'auspicio di una soluzione pacifica della crisi in corso per evitare il rischio di una guerra civile. Gheddafi avrebbe replicato affermando che la situazione in Libia è sotto controllo.
Il colonnello libico, inoltre, in un discorso TV di ieri, ha annunciato di non voler lasciare il Paese e di essere intenzionato a reprimere la rivolta, accusando inoltre Italia e Stati Uniti di aver fornito armi ai manifestanti.
A seguito di questo intervento il ministro Frattini era  intervenuto specificando che "Razzi non ne abbiamo mai dati, razzi italiani non ci sono''.
Le emergenze da affrontare sono sostanzialmente due.
La maggiore resta il flusso migratorio che dalla Libia potrebbe riversarsi sulle coste italiane. Un flusso che viene stimato potenzialmente in 200-300 mila persone.
Successivamente la preoccupazione per le ripercussioni della crisi libica sull'economia italiana, in quanto il paese arabo è un importante partner commerciale dell'Italia.

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