Fukushima, spunta lipotesi del sarcofago di cemento armato
A poco meno di una settimana dal sisma che ha sconvolto il Giappone, la situazione della centrale nucleare di Fukushima non sembra migliorare.
Autore: Redazione IT Tech & Social
Per il secondo giorno consecutivo i reattori della centrale nucleare di Fukushima, pesantemente danneggiati durante lo tsunami che ha investito poco meno di una settimana fa la parte settentrionale dell'arcipelago giapponese, sono stati bagnanti con acqua di mare da alcune autopompe militari, con lo scopo di mantenere sotto controllo la temperatura dei nuclei e scongiurare una fusione del nucleo, evento che potrebbe portare alla dispersione di radiazioni nell'ambiente circostante. Secondo quanto dichiarato nelle ultime ore dai tecnici giapponesi della centrale, entro la giornata di oggi si prevede di rimettere parzialmente in funzione l'impianto elettrico della centrale, in modo da riaccendere il sistema di raffreddamento automatico dei reattori. Al momento, come detto, le forze speciali giapponesi stanno cercando di portare sotto controllo la situazione del reattore numero 3, quello considerato dagli esperti come il più pericoloso, in quanto è presente al suo interno una miscela di uranio e plutonio. Non si esclude per altro, una soluzione estrema, la stessa adottata nel 1986 a Cernobyl: racchiudere i reattori in una struttura di cemento armato e poi seppellire la centrale. Per quanto riguarda il triste computo delle vittime dello spaventoso tsunami, le autorità giapponesi hanno comunicato che al momento le vittime sono più di 6500, mentre i dispersi sarebbero più di 10200.
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