Con una sentenza emessa ieri dal
giudice distrettuale Leonard Davis, presso una corte texana,
Apple si è liberata del
rimborso da 625 milioni di dollari che era stata condannata a pagare a
Mirror World per la violazione di brevetti nella visualizzazione di cartelle e file sul PC.
Il tutto è iniziato nel 2008, quando la piccola azienda informatica del Connecticut ha denunciato il colosso della mela per la violazione di brevetti, da essa detenuti , utilizzati senza autorizzazione dalla casa di Cupertino in
CoverFlow, Spotlight e Time Machine.
La diatriba giudiziaria si era poi
conclusa lo scorso ottobre con la condanna di Apple a pagare a Mirror World una somma di poco superiore ai 200 milioni di dollari per ogni programma, per un totale di
oltre 625 milioni di dollari, una cifra di tutto rispetto anche per una grande multinazionale come Apple.
Quelli di Cupertino non si sono però rassegnati ed hanno fatto
ricorso per dimostrare, in prima istanza, la
legalità del proprio software, che era stato acquisito da un'altra società , ed in seconda
contrattare una riduzione della penale ritenuta ingiusta nella sua moltiplicazione per il numero di programmi, dato che il software utilizzato era sempre lo stesso.
Alla fine il giudice ha assolto in toto Apple, sostenendo che:
"Mirror Worlds ha sicuramente dipinto un quadro attraente per la giuria, ma ha fallito nel costruire una solida base, sufficiente a supportare le prove richieste dalla legge. Per questo motivo, la corte respinge il caso di infrazione e la richiesta danni di Mirror Worlds
"