A dir poco sconcertanti i risultati di una ricerca condotta dall'
Università del Maryland all'interno del progetto
The World Unplugget.
Il lavoro è stato condotto su studenti di
dieci differenti nazioni, dagli Stati Uniti alla Cina paesi estremamente differenti tra loro ma che possono vantare un punto in comune: quello della profonda dipendenza dei loro ragazzi dai mezzi di comunicazione e dai media in genere.
Susan Moeller conduttrice della ricerca ha chiesto a circa
1000 giovani di età compresa tra i
17 e i 23 anni di restare per
24 ore senza nessun device elettronico (cellulare, computer, televisione, tablet…). I risultati sono al limite del
paradossale: qualcuno ha definito la sensazione che provava a stare senza cellulare o altro strumento informatico tra le mani, come la
sindrome dell'arto fantasma. Quindi si sentiva come un amputato che, nonostante non avesse più l'arto continuava a percepirlo.
Addirittura un giovane sosteneva di sentirlo vibrare, suonare e aveva l'impressione continua che qualcuno lo stesse cercando con sms o mail.
Quello che più ha colpito comunque è che più della metà non è riuscita a portare a termine la ricerca per le difficoltà che avevano a restare scollegati dal flusso di informazioni a cui possiamo liberamente accedere in ogni momento della giornata. Il
79% degli studenti quindi si è potuta catalogare come in crisi di
astinenza: palpitazioni, senso di inquietudine, ansia e crisi di panico. Però c'è un
21% che ha dichiarato che l'assenza di mezzi di comunicazione ha avuto sulla sua giornata un
effetto positivo migliorando i rapporti interpersonali e le conversazioni con i familiari.