Gaza: ucciso Vittorio Arrigoni. Su YouTube il video dei rapitori

Il volontario italiano Vittorio Arrigoni è stato ritrovato morto in una casa a Gaza City, era lì dal 2008.

Autore: Redazione IT Tech & Social

Si è concluso nel peggiore dei modi il rapimento del volontario italiano Vittorio Arrigoni di 36 anni e originario di Bulciago (Lecco).
Il corpo senza vita del giovane è stato ritrovato in una casa abbandonata a Gaza City a seguito di un blitz delle forze di sicurezza di Hamas e un portavoce del Ministero dell'Interno che controlla l'enclave palestinese avrebbe affermato che il giovane sia morto strangolato già  alcune ore prima del ritrovamento. L'omicidio è stato confermato anche dalla Farnesina attraverso il Consolato Generale a Gerusalemmte dopo il riconoscimento del corpo all'obitorio dello "Shifa Hospital" a Gaza City.


Nel corso della conferenza stampa in cui si dava notizia dell'omicidio Ehab el-Ghoussein, portavoce del ministero dell'Interno di Hamas ha dichiarato che l'intenzione dei rapitori era fin dall'inizio quella di uccidere l'ostaggio considerato il lasso di tempo troppo breve tra il momento del rapimento e quello della morte.
Le forze di sicurezza di Hamas hanno già  arrestato due sospetti e si spera che dalla loro collaborazione si possano individuare anche altri partecipanti all'azione.
Vittorio Arrigoni a gaza già  dal 2008, era stato rapito ieri 14 aprile a gaza da un gruppo islamico salafita di cui finora non si conosceva l'esistenza; la ‘Brigata dei Valorosi Compagni del Profeta Mohammed bin Moslimà. In alcuni video comparsi su YouTube (rintracciabili alle chiavi di ricerca: Vittorio Arrigoni) i rapitori avevano minacciato di ucciderlo se entro 30 ore, a partire dalle ore 11 locali di ieri (le 10 in Italia), il governo di Hamas non avesse liberato detenuti salafiti.


Nel video choc vengono rivolte accuse sia contro Hamas che contro l'Italia e sotto l'immagine scorre una scritta in arabo in cui, secondo una libera traduzione, i rapitori accusano il giovane italiano di essere dispensatore di "vizi occidentali", il governo italiano di combattere contro i paesi musulmani e il governo del premier Ismail Haniyeh di lottare contro la Sharia (la legge religiosa musulmana).
Le immagini sono molto forti, Arrigoni ha gli occhi bendati ed evidenti segni di violenza su una parte del viso, le mani si direbbero legate dietro la schiena, mentre qualcuno gli tiene la testa sollevata per i capelli. 
Noi per rispetto non postiamo il video sul nostro sito, ma comunque le immagini sono ancora disponibili su YouTube.

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