Dopo il recente
scandalo sollevato sui device Apple dai due ricercatori
Peter Warden e
Alasdair Allen, i quali hanno comunicato nel corso della conferenza
Where 2.0 l'esistenza di un
database SQLite all'interno dei
iOS 4, presente su
iPhone e
iPad 3G, nel quale vengono
memorizzati gli spostamenti dell'utente, ora pare essere il turno di
Android.
Infatti, poche ore dopo che il senatore democratico americano Al Franken ha scritto direttamente al CEO di Apple,
Steve Jobs, per chiedere chiarimenti in merito alla presenza del file spia ed esprimere la sua preoccupazione per la privacy dei cittadini, dalla Svezia è arrivata la notizia che anche
Android avrebbe un file simile.
La notizia è stata resa pubblica dal ricercatore
Magnus Eriksson, il quale ha dichiarato che nei dispositivi del robottini esiste un file in cui
viene tenuta memoria delle ultime cinquanta celle a cui il dispositivo si è connesso e delle ultime duecento connessioni WiFi rilevate.
La pericolosità per la privacy dell'utente, in questo caso, pare però essere ridotta, infatti
i dati memorizzati sono limitati ad un breve lasso di tempo, dove una volta completata la tabella predefinita
si sovrascrivono quelli più vecchi, al contrario di quanto avviene con i dispositivi
iOS4, che tengono una
memoria storica. Oltre a ciò
il file non è di facile accesso e richiede competenze per essere recuperato e letto, al contrario di quello di Apple che è liberamente accessibile e privo di protezioni.
In ogni caso la domanda che sorge ora spontanea è:
questi file di tracciamento a cosa servono?