Il tam tam mediatico scatenato dai gruppi di sostegno alla ricerca contro la sclerosi multipla hanno fatto nascere un dibattito nazionale in Canada.
Autore: Redazione IT Tech & Social
I social network Facebook e Twitter si sono dimostrati validi alleati per la cura Zamboni, il chirurgo vascolare ferrarese che ha ipotizzato una nuova concausa della sclerosi multipla ravvedendola in un'insufficienza venosa cerebro-spinale cronica, nome in codice Ccsvi. Il chirurgo ha ipotizzato che la nuova concausa potrebbe essere risolta intervenendo sull'ostruzione con un opportuno intervento chirurgico. In questo modo la sclerosi multipla dovrebbe regredire senza l'uso dei farmaci. I gruppi di sostegno della ricerca nati sui social network hanno sollevato un tam tam mediatico di tali proporzioni da far nascere la necessità di instaurare un vero e proprio dibattito nazionale in Canada sulla necessità di avviare studi clinici sulla cura 'made in Italy' che intende combattere la sclerosi multipla.
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