Playstation Network, Sony: finora nessuna transazione fraudolenta

Sony risponde a una lettera del Congresso Usa, individuando Anonymous come probabile colpevole dell'attacco al Playstation Network.

Autore: Chiara Bernasconi

Il gruppo Anonymous è un gruppo di hacker diventato popolare per la sua operazione PayBack a supporto dei co-fondatori di The Pirate Bay e per aver dato supporto a Wikileaks.  
Secondo Sony, sono stati proprio loro ad attaccare il PSN qualche settimana fà. A riscontro di tale affermazione, si sarebbe trovato infatti un file che farebbe chiaro riferimento al gruppo Anonymous. Lo svela Sony in una lettera inviata al Congresso USA, dove si parla di un file di testo contenente la frase "We Are Legion", usata spesso da Anonymous come slogan.   Sony ha aggiunto che la prova della sottrazione dei dati dai server è arrivata nel primo pomeriggio del 20 aprile, appena prima del prendere la decisione di spegnere il PSN. Nei successivi giorni, la società  ha collaborato con due squadre specializzate in sicurezza per determinare la portata dell'attacco, scoprendo l'accaduto. L'FBI è stata contattata il 22 aprile. Il 23 aprile i due team hanno confermato che il sistema era stato compromesso e gli hacker avevano provato a coprire le loro tracce.    
"A oggi le principali aziende del settore delle carte di credito non hanno riportato alcuna transazione fraudolenta che riteniamo possa essere il diretto risultato di questo cyber attacco".    
Sony avrebbe dovuto riportare online il PlayStation Network durante questa settimana, almeno stando a quanto detto giorni fa: in realtà  la data del 3 maggio è già  passata. 
Resta da vedere come il gruppo Anonymous reagirà  a questa accusa, che vista molto probabilmente dagli hacker come una calunnia.

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