Secondo fonti molto attendibili, Sony avrebbe
assunto servizi di forze esterne, nel tentativo di trovare i responsabili della violazione della propria rete di sicurezza.
"Data Forte",
società statunitense, affiancherà l'FBI per cercare di ripulire le reti Sony e
catturare gli hacker. Oltre a questa organizzazione, esperti di sicurezza informatica software e consulenti di orientamento sono stati chiamati da ogni angolo della terra.
Nel frattempo, uno
studio legale di Toronto ha proposto una Class Action contro Sony per 1 miliardo di dollari USA a nome di Natasha Maksimovic, un utente PSN. Tuttavia, in un' altra sentenza della Suprema Corte della California ha stabilito che le aziende possono obbligare i clienti ad arbitrare i loro reclami solo individualmente e non come gruppo, ossia niente class action, ma causa singole.
Che cosa significa tutto questo per Sony? Sicuramente un
bel sospiro di sollievo: non è possibile infatti immaginare che tutte le persone coinvolte abbiano tempo e denaro per portare in tribunale il colosso nipponico. Come si evolverà la vicenda lo sapremo solamente nei prossimi giorni.