Facebook, 20enne australiano muore facendo planking

Impazza sui social network il planking che induce i cybernauti a stendersi in luoghi pericolosi per poi condividere su Facebook le immagini. Ieri, in Australia, la prima vittima.

Autore: Chiara Bernasconi

Dopo il "balconing" ora impazza sui social network il "planking" che induce molti utenti del web a stendersi in luoghi spesso pericolosi per poi condividere le immagini su Facebook.
Ieri un giovane di 20 anni di Brisbane, in Australia, è precipitato dal settimo piano di un edificio dopo essersi disteso sulla ringhiera di un balcone mentre un amico lo stava fotografando.
Secondo quanto affermato dal commissario di polizia Ross Barnett, il ragazzo aveva bevuto parecchio.
Barnett ha poi aggiunto: "La tragedia ha dimostrato quello che già  temevamo, che questa mania avrebbe indotto dei giovani a prendere rischi senza pensare alle conseguenze. Non abbiamo problemi con il planking come tale, ma quando si comincia a farlo a sette piani di altezza o sopra i binari ferroviari o in altri luoghi che invitano la morte o ferite gravi, di questo ci preoccupiamo".
Ma come funziona nello specifico il planking (che letteralmente significa "fare la tavola")? I partecipanti si stendono bocconi in diversi ambienti, spessissimo pericolose per il gusto del brivido, al fine di condividere le immagini su Facebook.
Il fondatore della Planking Association di Brisbane, Richard Litonujua, ha così dichiarato sul suo sito: "Gli incidenti avvengono tutti i giorni. E' una maniera davvero tragica di finire così, ma se le persone si scontrano con l'auto e muoiono, non per questo smetteremo di guidare l'auto".

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