Uno dei punti chiave della filosofia
Apple è: niente pornografia nà© oscenità nello store, vale a dire che nessuna delle applicazioni presenti nell'
AppStore può oltraggiare i dettami del pubblico pudore.
àˆ per questo che, anche cercandola, la storica rivista di
Hugh Hefner,
Playboy non si troverà . Hefner però non ci sta e non vuole negare alle sue conigliette un posto d'onore tra le amenità dell'
iPad, così come non vorrebbe mai riuscire ad entrare nel mercato dei tablet per poi lasciare sul tavolo di Cupertino il 30% dei guadagni.
Ma Playboy così come è concepito non troverebbe mai neanche una possibilità di diventare un'applicazione certificata da
Steve Jobs, così per aggirare il problema l'editore ha pensato bene di realizzare un sito web ottimizzato per iPad:
iPlayboy.
Al sito si potrà accedere solo dopo la registrazione dell'abbonamento (8 dollari mensile, 60 annuale e 100 per due anni).
Il sito è stato creato attraverso
Silverlight e HTML5 da
Bondi Digital Publishing a cui è toccato inoltre il compito di digitalizzare parte dell'archivio di 130 mila pagine cartacee.