Gli attacchi informatici, che hanno causato l'
offline forzato di PSN per 23 giorni, sono costati a
Sony il furto di dati personali degli utenti iscritti: nomi, password e gli indirizzi di oltre
100 milioni di account sulla piattaforma online di
PlayStation 3.
Il danno stimato da Sony include, oltre al down del sistema, la fornitura gratuita del programma di protezione contro le frodi, il programma "
Welcome Back" per il risarcimento dei clienti, l'assistenza, il potenziamento della struttura e le spese legali.
"
Finora non abbiamo ricevuto nessun report che confermi furti d'identità subiti dagli utenti e neppure un uso fraudolento di conti correnti riconducibili ai numeri di carte di credito sottratte durante l'attacco", ha confermato un portavoce della società giapponese. "Queste sono variabili chiave, se dovessero cambiare, i costi potrebbero aumentare drasticamente".
Alcune
class action sono state presentate contro Sony e contro alcune sue controllate.
"Tuttavia, queste class action sono in una fase preliminare, quindi non siamo ancora in grado di prevedere quanto una di esse possa influire sui nostri risultati di previsione per l'anno fiscale", ha detto la società .
I costi saranno sostenuti da Sony nel corrente anno fiscale, che termina il
31 marzo 2012. Giovedì prossimo la società giapponese riporterà i risultati per l'anno fiscale 2011.
Le proiezioni non sono buone per il gigante dell'elettronica. Nelle scorse ore infatti ha comunicato a tutti gli investitori della perdita di
circa 3,2 miliardi di dollari. Per il secondo anno consecutivo dunque Sony sarà in perdita, dopo
una cavalcata di profitto durata 13 anni.
Come molte altre aziende giapponesi, Sony ha subito
le conseguenze del terremoto e dello tsunami che ha ucciso oltre 25.000 persone, distrutto molte aziende e rallentato la ripresa economica della nazione asiatica.
Inoltre Sony ha visto precipitare le vendite del settore TV per il settimo anno consecutivo. Il colosso giapponese ha anche subito un decremento nelle vendite nel settore dei lettori musicali e dispositivi mobile, a causa dello strapotere di
iPod,
iPhone e
iPad di
Apple.