Nel cuore della
Via Lattea, la nostra galassia, è stato individuato un
anello composto da
polveri fredde. L'anello è talmente deformato da apparire nelle fotografie come un otto posto in posizione orizzontale e si può considerare un vero e proprio fossile.
Questa scoperta conferma le origini violente della galassia in cui si trova anche il nostro pianeta, in quanto conferma l'ipotesi che al suo centro ci fosse un
buco nero voracissimo.
La scoperta è da attribuire a studi italiani pubblicati sulla rivista
Astrophysical Journal Letters: "E' un anello di povere fredda, nera e densa, mai visto prima d'ora nella Via Latteà', dice
Sergio Molinari, dell'Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (
Ifsi-Inaf) e primo autore della ricerca. L'individuazione dell'anello è stata resa possibile dal telescopio spaziale Hershel dell'
Agenzia Spaziale Europea (ESA) "Il fenomeno - prosegue Molinari - era previsto dalle teorie, ma finora non riuscivano ad osservare che qualche nube. Invece quello che sta al centro della galassia è un anello continuo".
Le immagini all'infrarosso del centro della Via Lattea, inviate dal
telescopio Herschel alla terra, Le immagini all'infrarosso del centro della Via Lattea, inviate a Terra dal grande telescopio Herschel, mostrano anche chiaramente la deformazione dell'anello.
Se si osserva il paino della galassia, infatti, e quindi anche l'anello di taglio, ne si dovrebbe vedere solo una riga se fosse piatto, in realtà una forza non ancora identificata ha deformato l'anello.
Ecco quindi molti nuovi spunti per lo studio del passato della nostra galassia, molto probabilmente condizionato da violentissime emissioni di energia prodotte dal buco nero posto nel suo centro.