Ripa di Meana, Sgarbi e in mezzo...Piscio dartista /VIDEO

La Ripa di Meana "annaffia" Vittorio Sgarbi con un barattolo di urina come reazione a un gesto di cattivo gusto del critico.

Autore: Redazione IT Tech & Social

Simpatico siparietto degno delle peggiori trasmissioni spazzatura, quello messo in campo da Vittorio Sgarbi Marina Ripa di Meana nel corso del Festival di Spoleto.
A Palazzo Racani Arroni, la contessa ha rovesciato addosso al critico il contenuto di un baratto solo sul quale c'era scritto "Piscio d'Artista". Attoniti e allibiti gli ospiti invitati all'evento, da Giuliano Ferrara a Franco Tatò, da Carla Fendi a Marta Marzotto.
Vittorio Sgarbi era a Spoleto per presentare le due Mostre d'Arte inserite nel 54° Festival dei 2 Mondi e dopo  l'incidente, o performance, come preferisce chiamarla la Ripa di Meana, è stato costretto a cambiarsi completamente d'abito: "Me l'ha versato addosso, speravo fosse acqua. L'ho mandata al diavolo. Evidentemente non riesce più a fare nulla di originale". Sgarbi rivela che Marina Ripa di Meana "voleva essere anche lei una presentatrice alla biennale. Sono stato gentilissimo con lei e con il marito, questa è la ricompensa".
E conclude: "Il mio compatimento nei suoi confronti è stato immediato. E' stata una forma di infantilismo senile". La donna non è estranea a questo tipo di 'trovatè: negli anni '80 prese a torte in faccia Maurizio Costanzo.

Ma ecco la posizione di Marina: "Sgarbi ha fatto un vero sgarbo. Ha scelto fra i vari intellettuali che dovevano scegliere gli artisti del Padiglione Italia della Biennale: Carlo Ripa di Meana, mio marito, che a sua volta ha scelto un noto fotografo, Lorenzo Cappellini, il quale ha messo come opera 4 passaggi della sua vita. Tra questi c'era una foto con me, Carlo e Moravia. Lui l'ha tolta dicendo 'non frega più niente a nessuno, sono dei vecchi rincoglioniti' e che la doveva togliere. Cosa che ovviamente l'artista ha fatto".
"Per settimane - continua Ripa di Meana - ci siamo appellati a Sgarbi perchà© ci ripensasse. Non è da lui fare il censore. Lo spazio è rimasto vuoto. Abbiamo pregato, telefonato, scritto lettere. Lui ha detto che doveva tornare con un'altra opera. Ma ha usato il termine 'vecchi rincoglioniti'.
Così ho versato della pipì in un vasetto prezioso con scritto sopra 'Piscio d'artistà, firmato da me. Purtroppo il vasetto è andato in frantumi, Sgarbi l'ha buttato per terra. Lui urlava come un pazzo, mentre io gli dicevo 'è piscio d'artista, d'artista... ecco cosa fanno i vecchi rincoglioniti".

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