Nel dibattito è intervenuta anche il sottosegretario alla salute Eugenia Roccella che ha così dichiarato in merito: "questo videogioco è figlio di una subdola operazione di marketing che tende a propagandare una cultura pro eutanasia in maniera pericolosa". 'E' del tutto fuori luogo - continua il sottosegretario - affidare videogiochi di questo genere nelle mani di un bambino. Temi come quello dell'eutanasia dovrebbero essere affrontati con la dovuta gradualità secondo le domande del bambino alla famiglia, improntate a un rapporto personale genitore-figlio''. Critico anche il sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi: "Domando ai libertari e agli antiproibizionisti a ogni costo: dopo il videogioco sull'eutanasia farà seguito un videogioco che incita al razzismo?All'antisemitismo?".
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