Randi Zuckerberg sostiene leliminazione dellanonimato in rete
La sorella di Zuckerberg ritiene fondamentale eliminare la possibilità di navigare in rete in modo anonimo.
Autore: Redazione IT Tech & Social
Sul web il bullismo è diventato una vera e propria piaga sociale: le denunce per questo tipo di reato si vanno moltiplicando, anche se una parte del fenomeno probabilmente resta sommerso e non se ne ha notizia. Purtroppo è il sistema stesso della rete che a volte contribuisce nell'alimentazione di questo reato: l'anonimato in rete, infatti consente a chiunque di nascondersi dietro uno pseudonimo o un falso profilo di un social network per compiere antipatiche malefatte ai danni di coetanei o altre persone che non riscuotono la simpatia del bullo o della bulla. A tal proposito si è espressa la sorella di Mark Zuckerberg, Randi che ha il ruolo di direttrice marketing all'interno del social network Facebook. Secondo la ragazza un contributo alla soluzione del problema potrebbe pervenire dall'eliminazione dell'anonimato in rete: ''Le persone si comportano molto meglio quando il loro vero nome apparè', ha detto la ragazza durante un dibattito sui social media che si è tenuto a New York. In effetti quando qualcuno ci mette la faccia, ci pensa due volte prima di dire o fare qualcosa che potrebbe nuocere a lui per primo. Allo stesso modo la pensa anche Eric Schmidt, ex di Google e convinto che l'anonimato sul web ''è pericoloso'' e che tra non molto i governi ''chiederanno'' agli utenti di navigare con la loro vera identità .
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