Il costo del lavoro in Cina è cresciuto e il gigante taiwanese Foxconn sta già preparando un milione di robot per sostituire la manodopera umana.
Autore: Redazione IT Tech & Social
Se già l'esercito di operai cinesi sembrava una legione all'opera nella costruzione di sofisticati e preziosi dispositivi informatici e ultra tecnologici, ora dovremo aspettarci di vedere dietro i banchi delle enormi fabbriche cinesi schiere di veri e propri robot. A farlo sapere è il gigante taiwanese Foxconn che produce la maggior parte dei device tecnologici che ci sono passati per le mani negli ultimi anni. Entro il 2014, infatti, sarà pronto un milione di robot destinati a sostituire la manodopera umana cinese ormai non più così a basso costo come negli anni scorsi, quando si sfruttavano i disperati che migravano dalle poverissime provincie cinesi alla volta delle grandi città piene di fabbriche. Negli ultimi anni, il costo del lavoro in Cina è cresciuto e anche Foxconn si è dovuta adeguare aumentando i salari del 30-40%, mentre un aumento di un altro 20-30% è previsto per il 2013. Per questa ragione ha pensato di sostituire gli esseri umani con i remissivi, silenziosi e infaticabili robot che non sciopereranno, non si ammaleranno, non avranno problemi di orario e soprattutto non chiederanno mai un aumento di stipendio.
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