Assange ribadisce: la colpa è del Guardian
Assange è intervenuto nel corso dell'IFA di Berlino e ha ribadito la colpevolezza del quotidiano "The Guardian" per la pubblicazione delle password dell'archivio dei file della diplomazia Usa.
Autore: Chiara Bernasconi
Nel corso del convegno "Future Of Digital Publicity, Transparency And What It Means For The World " svoltosi nell'ambito dell'IFA di Berlino , il numero uno di WikiLeaks Julian Assange è apparso via video e ha commentato gli ultimi avvenimenti che hanno visto protagonista il suo sito. In particolare, l'attenzione è stata focalizzata sulla pubblicazione dei 251.287 file riservati della diplomazia americana che riportavano anche i nomi delle fonti. Assange ha precisato che probabilmente si è trattato di un errore, ma che comunque i danni sarebbero meno gravi di quanto sia stato dichiarato dai media. Il dipartimento di Stato Americano, però, non la pensa allo stesso modo, e ha definito i documenti "estremamente sensibili", aggiungendo che la pubblicazione dei nomi metterebbe in pericolo di vita moltissime persone. Dal canto suo, Assange, ha nuovamente imputato la colpa al quotidiano britannico "The Guardian": "La colpa è del Guardian, se non avesse pubblicato le password per l'archivio dei file questo non sarebbe successo". Così facendo, dunque, altre persone hanno avuto accesso alle password. Molti avrebbero così potuto vendere le informazioni in cambio di soldi. A tal proposito Assange ha dichiarato: "A questo punto è stato deciso di pubblicare tutto, affinchà© nessuno avesse potuto lucrarci sopra o ricattare qualcuno, ma soprattutto per rendere noto alle persone coinvolte nei dispacci che i loro nomi erano sopra documenti di Stato e che c'erano dei rapporti redatti su di loro".
Visualizza la versione completa sul sito
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy . Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.
Accetto