Oracle vuole la fine di Android

Il nuovo tentativo di mediazione fra Oracle e Google sulla tecnologia Java ha portato ad un calo delle richieste per danni di Oracle, che comunque rimangono notevoli: ora la cifra richiesta è di 2 miliardi di dollari.

Autore: Chiara Bernasconi

In base a quanto trapela dalle indiscrezioni che provengono dal processo di mediazione in corso tra Oracle e Google riguardo la tecnologia Java, sembra che la situazione non si stia evolvendo in modo positivo. 
Al centro della discussione c'è soprattutto l'ammontare della cifra che Google dovrebbe versare a Oracle per l'indebito utilizzo di una virtual machine Java in Android.
Oracle ha abbassato le sue pretese che a giugno erano arrivate fino a  6 miliardi di dollari. Questo importo infatti era un pò troppo esagerato per essere credibile, anche per il giudice, e per questo è stato rivisto nel corso della nuova fase di mediazione tra le due società . Ora Oracle di "accontenterebbe" di  "almeno 2 miliardi di dollari".
Google ovviamente non ci sta a pagare tale cifra e ha offerto un totale di circa 100 milioni di dollari, ma il numero uno di Oracle, Larry Ellison, non ha intenzione di accettare questa somma che ritiene eccessivamente bassa.
Di fronte a richieste e offerte così distanti, il giudice ha deciso di nominare un proprio esperto che possa stabilire una cifra equa.
Oracle e Google sono ora in attesa di una nuova data per una possibile mediazione, ma poichè entrambe le società  sembrano decise a restare ancorate alle loro posizioni, si fa sempre più probabile l'avvio di processo a partire da ottobre.

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