A meno di un mese dal
rientro del satellite americano Uars, vi è un altro satellite pronto a rientrare nell'atmosfera tra il 21 e il 25 ottobre prossimi: si tratta di
Rosat, telescopio
spaziale per osservare il cielo attraverso i raggi X, lanciato nel 1990 dalla
Nasa e gestito dalla
Dlr, l'Agenzia Spaziale Tedesca.
Anche in questo caso, non è da escludersi la possibilità che i materiali resistenti al calore che costituiscono il satellite possano sopravvivere all'impatto dell'atmosfera e qualche frammento possa raggiungere la Terra.
Secondo le stime della Dlr, tali frammenti potrebbero essere almeno una trentina. Il più grande potrebbe essere il grande specchio del telescopio, del peso di circa 1,7 tonnellate.
Come accaduto per Uars, non è possibile stabilire su quale area della Terra potrà avvenire l'eventuale impatto.