Garante Privacy, si indaga sul software di Carrier IQ
Il Garante della Privacy ha deciso di indagare sul software realizzato da Carrier IQ e installato sugli smartphone perchè "spierebbe" gli utenti.
Autore: Chiara Bernasconi
Il Garante della Privacy italiano ha aperto un'istruttoria sul software realizzato dalla società statunitense Carrier IQ e installato in via del tutto segreta su tonnellate di smartphone con sistema operativo Android – ma sembra che anche gli iPhone non siano immuni – e in grado di registrare a insaputa degli utenti la posizione GPS, i messaggi ricevuti e la pressione dei tasti. La scoperta di questo software "spione" è stata effettuata da Trevor Eckhart, giovane programmatore americano che è stato in grado di documentare dettagliatamente il funzionamento del software. Dal canto suo, Carrier IQ ha respinto le accuse, dichiarando che il programma avrebbe finalità diagnostiche e dovrebbe servire per rilevare eventuali problemi di performance sui dispositivi. La società ha comunque ammesso di aver installato l'applicazione su oltre 140 milioni di smartphone in tutto il Mondo. Il garante per la privacy Francesco Pizzetti ha così dichiarato: "Faremo verifiche anche sui telefonini nel nostro Paese. Un conto sono i software finalizzati a ottimizzare il servizio e a garantire le performance degli apparecchi, un conto quelli che tracciano percorsi e men che meno quelli che registrano messaggi. Cercheremo di approfondire queste tematiche anche in Italia".
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