Per l'avvocato Gian Ettore Gassani, almeno il 20% delle crisi coniugali è dovuto ai social network. Primo tra tutti Facebook (80% del totale).
Autore: Chiara Bernasconi
L'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani (Ami) e autore del saggio "I PerplessiSposi" rivela che anche nel nostro Paese, i social network "sono diventati una delle cause più frequenti di infedeltà coniugale e di separazioni/divorzi". "In Italia, infatti, almeno il 20% delle crisi coniugali che arrivano in Tribunale sono causate da Facebook (80% del totale) e da Twitter (20%)" continua Gassani. A essere coinvolte sono le coppie di ogni età , anche quelle sposate da diversi anni. L'incontro, dapprima virtuale, si tramuta poi in un appuntamento vero e proprio: il 70% di essi costituirebbe la cosiddetta "scappatella", mentre il 30% diviene una storia duratura e parallela. Nelle udienze in Tribunale spesso vengono portate le prove di messaggi compromettenti scambiati sui social network e sta dilagando il commercio di software in grado di risalire alle password che il presunto coniuge fedifrago utilizza online.
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