Il quarto trimestre del 2011 per il
mercato italiano dei TCG (Technical Consumer Goods) è ancora in flessione. Si registra una nuova contrazione delle vendite (-9,8%) con un giro d'affari di poco inferiore a 5,7 miliardi di Euro.
Il 2011 si chiude con un trend negativo (-8,7%), per un controvalore pari a 18,7 miliardi di Euro.Le vendite del periodo natalizio non hanno risollevato un anno ancora negativo. Il totale delle vendite è ancora inferiore a quello dell'ultimo trimestre del 2008, e cioè l'ultimo prima del passaggio al
digitale terrestre.
Note positive arrivano dal TLC e, in funzione di un ultimo trimestre positivo, dall'
IT.
L'innovazione e il cambio generazionale (in particolare per Smartphone e tablet) controbilanciano il momento di sofferenza dei prodotti "storici", cosa che avviene, seppur con risultati non altrettanto soddisfacenti, anche in tutti gli altri settori.Nel quarto trimestre del 2011 il valore del mercato dei TCG, monitorato da
GfK TEMAX Italy, ammonta a 18,7 miliardi di Euro.
Grazie alle ottime prestazioni dei
tablet, l'Informatica (+9,9%) si affianca alla Telefonia (+6,6%) tra i settori con trend positivo. In difficoltà tutti gli altri: Piccoli elettrodomestici e Home comfort (-9,3%), Office equipment (-9,7%),
Grandi elettrodomestici (-13,6%), Fotografia (-20,6%), ed Elettronica di Consumo (-26,7%).
Informatica: invasione dei tablet
L'Informatica nell'ultimo trimestre 2011 cresce del 9,9% del valore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per un controvalore di circa 1.165 milioni di Euro.
La crescita è trainata dalla rivoluzione digitale rappresentata dalla nuova categoria delle tavolette multimediali.
I
mobile PC mantengono la loro leadership nel comparto IT ma senza portare contributi positivi al valore totale del mercato.
La domanda di
Notebook è cresciuta, ma la scelta dei modelli venduti è stata fortemente condizionata dalle attività promozionali.
Il
sistema operativo preinstallato, assieme all'offerta di App, è diventato il vero protagonista del mercato condizionando più che in passato la scelta di una piattaforma rispetto a un'altra.
Telefonia: smartphone e accessori continuano a trainare il settore
Il mercato della
telefonia registra un giro d'affari di poco inferiore a 1,1 miliardi di Euro nel Q4 2011 confermando un trend positivo (+6,6%).
Gli
Smartphone rafforzano la loro leadership e trainano l'intero comparto con trend molto positivi. Accessori e auricolari, sfruttando la possibilità di poter essere venduti insieme al terminale telefonico per accrescerne le fun-zionalità , prendono la scia di questo trend positivo e incrementano le vendite grazie anche alla forte spinta che viene effettuata sul punto vendita per incrementare lo scontrino medio. La parte sofferente del settore telefonia rimane quella dei cellulari, che mantiene trend negativi
per l' "effetto sostituzione" con gli smartphone.
Fotografia: mirrorless in ripresa, ma il settore arranca
La chiusura del 2011 si conferma negativa per il
mondo delle fotocamere in Italia: l'ultimo trimestre fa segnare un trend in linea con i quarter precedenti, ovvero una decrescita a due cifre (-20,6%), ma il mercato sembra comunque mostrare una dinamica interessante.
Da una parte l'andamento delle
fotocamere compatte resta negativo e, considerando la consistente quota in termini di volumi, trascinano il trend complessivo del mercato sotto lo zero; il comparto a lenti intercambiabili, formato da
Reflex e Mirrorless, mostra invece un andamento in controtendenza e torna in campo positivo dopo un Q3 in frenata.
Elettronica di consumo: si chiude un 2011 fortemente negativo
Nel quarto trimestre del 2011, il settore dell'
Elettronica di Consumo chiude con un giro d'affari complessivo di circa 1,36 miliardi di Euro, con un trend negativo pari a -26,7%.
Il passaggio al
digitale terrestre delle rimanenti regioni (Liguria, Toscana, Umbria, Marche) non è stato sufficiente ad invertire l'andamento negativo del mercato.
Le
TV, infatti, contribuiscono in maniera determinante alla negatività dell'intero comparto rispetto al Q4 2010, trimestre in cui si è registrato il passaggio di alcune tra le più importanti regioni italiane (Piemonte, Lom-bardia, Emilia Romagna e Veneto). I restanti prodotti stanno vivendo una fase di contrazione delle vendite do-vuta in parte alla crisi, in parte alla maturità e saturazione dei mercati.