Il Ministro Severino ripropone la regolamentazione dei blog

Il Ministro Paola Severino rilancia la famigerata questione della regolamentazione dei blog. Italia dei Valori non ci sta ed esprime il proprio dissenso.

Autore: Chiara Bernasconi

Il Ministro della Giustizia Paola Severino, nel corso del dibattito su Etica e Giornalismo svoltosi nell'ambito del Festival del Giornalismo di Perugia, ha riproposto una regolamentazione dei blog.
La Severino ha così dichiarato: "Il cittadino ha il diritto di interloquire con un altro cittadino, ma lo deve fare anche lui seguendo le regole. Credo questo sia un dovere di tutti, anche di chi scrive sui blog. Ricordiamoci che i diritti di ciascuno di noi sono limitati da quelli degli altri. Non posso intaccarlo solo perchà© sono lasciato libero di scrivere. Scrivere su un blog non autorizza a scrivere qualunque cosa, soprattutto se si sta trattando di diritti di altri. I blog hanno capacità  di diffondere pensiero ma questo non deve trasformarsi in libertà  di arbitrio. Questa è una regola che tutti dovrebbero seguire".
Proprio per questo, il Guardasigilli ha previsto una forma di disciplina da concordare in sede di Unione Europea.
"Anche se sarà  difficile pensare a un obbligo di rettifica nei blog, credo che le mie parole vadano colte non come polemica o bavaglio. Sappiate che quello che voi fate ad altri potrà  essere fatto a voi. Cominciate ad autoregolamentarvi", ha concluso il Ministro.
Molte le repliche, tra cui quella dell'Italia dei Valori: "Il web è un patrimonio di tutti, è e deve restare libero. Siamo contrari a qualsiasi forma di censura sui blog, che sono fondamentali per la circolazione delle notizie, del pensiero e della cultura. Non c'è bisogno di leggi restrittive perchà© le norme attuali già  sono sufficienti contro la diffamazione e la circolazione di notizie false. I blog sono un esempio di libertà , un fenomeno culturale e informativo da coltivare e sostenere, non certo da controllare o imbavagliare. I blogger sono una risorsa, i problemi dell'informazione sono ben altri", ha dichiarato Massimo Donadi, presidente del gruppo Idv alla Camera.

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