Per le prossime ore è attesa la decisione dell
'Ecuador circa le sorti di
Julian Assange: il Paese latinoamericano, infatti, dovrà stabilire se concedere o meno l'asilo politico al fondatore di
WikiLeaks che si è
rifugiato da ieri nell'ambasciata londinese della nazione.
Il presidente ecuadoregno
Rafael Correa ha così dichiarato: "Se una richiesta di asilo compromette i rapporti con la Gran Bretagna le relazioni tra Stati Uniti e America Latina ne risentiranno parecchio, perchà© tutti gli ecuadoregni corrotti, cioà© i banchieri che hanno mandato in bancarotta il nostro paese, chiedono ospitalità agli Stati Uniti. Si può dire la stessa cosa dei giornalisti che scrivono notizie diffamatorie. E' insito nelle leggi internazionali il diritto di ogni paese, nel pieno della sua sovranità , di valutare la possibilità di accogliere un cittadino del mondo che chiede asilo".
Occorre ricordare che nei giorni scorsi, la
Corte suprema britannica ha respinto l'ultimo ricorso contro l'
estradizione di Assange in Svezia, dove l'imputato deve rispondere dell'accusa di stupro.