AMD Radeon HD 7970 rappresenta il modello di punta delle soluzioni basate sull'architettura Graphics Core Next ed è stata presentata sei mesi fa. Dopo aver presentato l'intera famiglia di soluzioni GCN,
AMD sceglie di aggiornare la propria ammiraglia, incrementandone le prestazioni, in vista di un confronto diretto con il rivale di sempre. Nvidia ha infatti mostrato la propria
architettura Kepler con l'annuncio della GeForce GTX 680, resa disponibile circa tre mesi fa.
Proprio per affrontare questo scontro al vertice, AMD ha deciso di "ritoccare" la frequenza operativa della HD 7970, proponendo una versione GHz Edition, come già è accaduto con altre
soluzioni di fascia inferiore in questi mesi. La nuova board sfrutta
chip Tahiti con le stesse caratteristiche di piattaforma ma un clock di 1 GHz, ottenuto grazie alla migliore resa produttiva ottenuta direttamente in sede di lavorazione. Il processo costruttivo a 28 nm, ulteriormente
raffinato e ottimizzato, ha infatti permesso di superare la soglia dei 925 MHz del modello originale.
Secondo AMD, il lavoro di generazione dei layer GPU presso TSMC ha consentito inoltre un contenimento dei consumi, ottenuto tramite una gestione avanzata della tensione di alimentazione. Anche la memoria GDDR5 segue un percorso di incremento del clock,
con un data rate che è stato spinto sino a 6 Gbps, rispetto ai 5,5 Gbps del modello di riferimento.
Dato che le specifiche base e l'architettura non sono cambiate, ci troviamo di fronte al medesimo PCB della HD 7970 standard, con un radiatore reference con ventola tachimetrica e due punti di alimentazione ausiliari (8 pin + 6 pin).
Tra le novità di rilievo, oltre alla frequenza maggiorata, la disponibilità di un
sistema Boost Clock, che riprende, per certi aspetti, il concetto di
GPU Boost, proposto da Nvidia con Kepler. Come per la controparte GeForce, a fronte di una
frequenza di riferimento di 1.000 MHz, è possibile spingersi sino a 1.050 MHz in modalità di Boost.
Per poter funzionare, questo specifico overclock automatico, deve essere attivato tramite la piattaforma
PowerTune with Boost, che si occupa di valutare la temperatura di lavoro, il livello di alimentazione e le richieste del layer software (giochi / applicazioni). Il risultato che si ottiene è un moderato incremento di prestazioni, che consente di spingere i giochi a una velocità superiore, soprattutto in condizioni di carico intese, riducendo possibili perdite di fluidità .