Sembrava una di quelle storie a lieto fine che di solito succedono solo al cinema: uno
studente italiano di 20 anni,
Andrea Giarrizzo, sviluppa un'
app con l'aiuto del suo professore di informatica. L'app non solo viene resa disponibile sul Samsung store e scaricata da
un milione di persone, arrivando prima in classifica in quasi tutto il mondo, ma vince anche il premio di
100.000 dollari messo in palio da
Samsung nell'ambito del prestigioso concorso
Smart App Challenge 2012.
L'app, intitolata
YouTube Downloader, ha lo scopo di
salvare sullo smartphone Android i filmati scaricati da
YouYube.
Alla storia però manca, almeno per ora, il lieto fine: infatti, a breve distanza dalla presentazione del premio, l'app è stata
rimossa dallo store di Samung, e non è mai stata pubblicata su
Google Play.
Il motivo sembra essere che l'app utilizza il
marchio di YouTube senza autorizzazione, e inoltre che ne viola i termini di utilizzo, che non prevedono lo scaricamento dei filmati ma solo la loro visione in
streaming.
Risulta abbastanza incomprensibile come Samsung abbia potuto accorgersi di questi problemi soltanto dopo aver
distribuito un milione di copie dell'app e averla
premiata.
Da questo ha preso spunto
Riccardo Luna, direttore del sito web
CheFuturo!, che in un
post ha dato la colpa dell'accaduto alle
malelingue italiane, che si sarebbero affrettate a puntare il dito contro il giovane programmatore di Enna.
Ancora non ci è dato sapere come finirà la vicenda. Sembra che Samsung sia sul punto di emettere un
comunicato ufficiale sulla vicenda, e che Giarrizzo stia lavorando a mettere a punto una
nuova versione dell'app che non presenti problemi legali. Vi terremo informati.
Andrea Giarrizzo