Dal 3 al 14 dicembre si svolgerà a
Dubai la
12esima Conferenza Mondiale sulle Telecomunicazioni Internazionali per aggiornare i regolamenti che sovraintendono a ogni forma di scambio di informazioni da uno stato all’altro.
Con ogni probabilità, la conferenza rappresenterà l’occasione per l’
ITU, l’
Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, di chiedere che le vengano attribuiti molti dei poteri di regolazione di internet, che allo stato attuale appartengono all’
ICANN, un’organizzazione privata e indipendente il cui compito è quello di rispondere ai bisogni della comunità degli utenti Internet nel suo insieme.
Sono però molte le critiche mosse a questa eventualità, tra le quali la più importante è quella di
Google: Big G ha infatti creato una pagina apposita per spiegare la propria posizione contraria.
Nello specifico, sul sito
Take Action è presente
una petizione per aderire alla protesta contro la revisione dei trattati di regolamentazione di internet, con il conseguente rischio di “isolamento digitale”
di alcune zone.
Per il
colosso di Mountain View, infatti, l’ITU è
controllata direttamente dai governi, tra cui quelli di molti Paesi che si oppongono all’uso della rete per la libera circolazione di informazioni e di idee.
Proprio per questo motivo, secondo Google il
controllo di internet dovrebbe rimanere all’ICANN.