Si è aperta ieri a
Dubai la “
World Conference on International Telecommunications”, organizzata dall’
Itu (
International Telecommunication Union), l’
agenzia Onu specializzata nelle telecomunicazioni.
La manifestazione proseguirà
fino al prossimo 14 dicembre.
Alla kermesse, il cui scopo è quello di negoziare il regolamento internazionale delle telecomunicazioni, partecipano le delegazioni di ben
193 Paesi.
Per la prima volta dal 1988, sarà rivisto il vincolante trattato globale volto a facilitare l’interconnessione e l’interoperabilità a livello mondiale dei servizi di informazione e di comunicazione.
Nelle prossime settimane, i delegati discuteranno le revisioni degli accordi al fine di assicurare un migliore adattamento alle esigenze delle reti, dei servizi del futuro e dei loro utenti.
Qualcuno, però, guarda al summit con
preoccupazione, perché teme che le nuove regole possano mettere a repentaglio la libertà del web. Tra di essi vi è
Google, secondo il quale esisterebbe una reale minaccia di censura. Big G ha infatti realizzato il sito “
Google Take Action”, “
Una Rete libera e aperta per un mondo libero e aperto”, nel quale è possibile leggere quanto segue: “Alcuni governi hanno intenzione di approfittare di un incontro a porte chiuse che si terrà a dicembre per autorizzare la censura e regolamentare Internet in modo restrittivo”.
Per il colosso di Mountain View, inoltre, è necessario
organizzare e attuare una protesta sottoscrivendo una petizione contro la conferenza in atto a Dubai.