Gli editori sono preoccupati per la vendita dei domini .book, .author e .news a colossi del calibro di Amazon e Google e scrivono una lettera di protesta all'ICANN.
Autore: redazione social media
Il mondo dell’editoria si è dichiarato preoccupato per la vendita dei domini .book, .author e .news a colossi del calibro di Amazon e Google. L’AIE, l’Associazione Italiana Editori e la FEP, la Federazione degli Editori Europei hanno recapitato all'ICANN, l'ente gestore di domini Internet di primo livello, una lettera di protesta sulla questione. Il timore è infatti quello che le media company statunitensi possano impossessarsi di centinaia di domini molto importanti, quali quelli sopracitati, condizionando così la competitività di numerosi settori. Nella lettera degli editori è possibile leggere quanto segue: “Questi domini possono essere utilizzati infatti soltanto da soggetti stabiliti nello Stato corrispondente al TLD (Top Level Domain). Quelli generici sono stati storicamente resi disponibili a particolari classi di utilizzatori, senza tenere conto della loro sede, ma considerando soltanto le loro peculiarità (ad esempio, il TLD .com viene generalmente assegnato a soggetti commerciali)”. Il controllo di un dominio del tipo .book potrebbe certamente ridurre lo spazio di azione dei concorrenti di Amazon. “A testimonianza della pericolosità della situazione che si potrebbe creare, ICANN, avendo recepito le segnalazioni dei soggetti interessati, attende osservazioni da parte dei vari Paesi da far pervenire attraverso il Governmental Advisory Committee”, prosegue la nota di AIE e FEP. Queste ultime chiedono perciò di assegnare i domini sensibili a “un soggetto imparziale che ne garantisca l'accesso a chiunque lo desideri, a parità di condizioni”.
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