Papa Francesco conquista i fedeli anche sui social network
Papa Francesco conquista i cuori dei fedeli di tutto il mondo e spopola letteralmente sui social network: a poco più di una settimana dalla sua elezione, è stato infatti registrato un vero e proprio boom di interazioni sulle piattaforme social.
Autore: Chiara Bernasconi
Papa Francesco sta conquistando i cuori dei fedeli di tutto il mondo giorno dopo giorno, compresi quelli attivi sui social network. A circa una settimana dall’elezione del nuovo Pontefice, infatti, è stato registrato un vero e proprio boom di interazioni sulle piattaforme social con il volume record di 5.934.013 milioni di tweet da tutto il mondo. A rilevare questi dati è stato il gruppo Almaviva sulla base del monitoraggio della prima settimana di pontificato di Francesco. Il giorno della sua elezione, il nuovo Pontefice aveva ottenuto il 79% dei commenti positivo/neutri, mentre il 21% era di tipo negativo/sarcastico. Dopo la prima settimana, invece, le interazioni positive sono passate al 90%, mentre il rimanente 10% ha una connotazione negativa, principalmente in relazione alle notizie diffuse online circa le presunte relazioni del Papa con la dittatura argentina. Almaviva ha inoltre analizzato le interazioni su Twitter in merito alla Chiesa e a Papa Francesco nelle 4 lingue delle principali aree di diffusione del cattolicesimo, ossia italiano, spagnolo, inglese e portoghese. I tweet in inglese si interrogano prevalentemente su quale sarà l'approccio di Francesco nei confronti delle problematiche sociali (21,8%), sul tema della Chiesa povera e del richiamo a San Francesco (16,3%), e sul primo tweet del Papa (14%) sul suo account ufficiale. I cinguettii in lingua italiana, invece, focalizzano il proprio interesse per il 33% sulla necessità di un ritorno a una Chiesa dei poveri, sul primo Angelus (22,3%) e sulla sobrietà di Francesco (9,28%). In lingua portoghese si discute dei temi legati alle presunte connessioni del Papa con la dittatura (35%), riportando anche la posizione di difesa assunta da Pedro Adolfo Perez Esquivel, Premio Nobel per la Pace argentino.
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