Internet bloccato a causa di un grande attacco spam
Una disputa tra un provider olandese e un gruppo antispam si è tramutata in un copioso invio di spam che si è a sua volta trasformato in un vero e proprio attacco alla rete, causandone il rallentamento in tutto il Mondo.
Autore: redazione social media
Nella giornata di ieri, una disputa tra un provider olandese e un gruppo antispam si è tramutata in un copioso invio di spam che si è a sua volta trasformato in un vero e proprio attacco alla rete, causandone il rallentamento in tutto il Mondo, specialmente in Olanda, Germania e Regno Unito. Nello specifico, sembra che tutto abbia avuto inizio quando il gruppo Spamhaus ha aggiunto il provider olandese Cyberbunker alla sua blacklist. Occorre ricordare che Cyberbunker garantirebbe ospitalità sui suoi server a ”spammatori professionisti” di tutto il mondo, scegliendo, con policy dichiarata, di escludere dai propri servizi solo siti pedopornografici o di informazione terroristica. L’inserimento di Cyberbunker in blacklist ha avuto come diretta conseguenza una serie di attacchi, iniziati il 19 marzo scorso e terminati solo in queste ore. "È come se si usasse una mitragliatrice sulla folla per colpire una persona sola", ha commentato Akamai Technologies, che ha analizzato gli attacchi. Gli attacchi DDoS (distributed denial of service) hanno raggiunto un flusso di 300 miliardi di bit per secondo, cifra che al momento li rendono così tra i più grandi della storia. Gli attacchi sono stati diretti all’infrastruttura centrale di Internet, vale a dire i DNS.
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