Facebook, il datore di lavoro può chiederne la password

Negli Usa è polemica per una legge che consente ai datori di lavoro di chiedere ai propri dipendenti i dati di accesso per visualizzare i vari profili di Facebook, Google + e gli altri social network.

Autore: redazione social media

In alcuni Stati americani si vuole introdurre una legge che consenta ai datori di lavoro di chiedere ai propri dipendenti i dati di accesso per visualizzare i vari profili di Facebook, Google + e tutti i vari social network.
Come prevedibile, è subito scoppiata la polemica.
Al momento si tratta di un problema riguardante solo gli Stati Uniti, ma non è da escludere che in futuro possa riguardare anche il nostro Paese: si stima infatti siano sempre di più le aziende che cercano di ottenere informazioni ulteriori circa i possibili candidati accedendo ai loro profili sui vari social network.
Nello specifico caso dello Stato di Washington è stato approvato un emendamento riguardo la possibilità, per i datori di lavoro, di richiedere la password dei vari account sui social network ai dipendenti, mentre in California è entrata in vigore la Social Media Privacy Act, una legge che da un lato tutela i lavoratori proibendo all’azienda di richiedere i dati di accesso ai profili sociali, ma dall’altro concede però questo diritto in caso di sospetta cattiva condotta del dipendente.
Gli stati americani che attualmente stanno discutendo in merito alla questione sono ben 33.
Steve Hobbs, democratico, ha presentato un disegno di legge volto alla tutela del diritto alla privacy di lavoratori e candidati, mentre la Electronic Frontier Foundation (EFF), organizzazione che si batte per la tutela dei diritti dei cittadini, ha messo sullo stesso piano la violazione del profilo sui social network con la violazione della proprietà privata.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.