Boldrini, no alla censura online, ma attenzione alla violenza

Laura Boldrini, circa i metodi da adottare per contrastare l’odio online, ha dichiarato che non è necessario prevedere nuove norme e limitare la libertà d'espressione, perché ciò che è reato offline è reato anche online.

Autore: redazione social media

Il presidente della Camera Laura Boldrini, in apertura del seminario svoltosi a Montecitorio, intitolato “Parole libere o parole d'odio? Prevenzione della violenza online”, al quale hanno partecipato anche il ministro delle Pari opportunità Josefa Idem e il giurista Stefano Rodotà, ha espresso il suo pensiero circa i metodi da adottare per contrastare l’odio online.
Secondo la Boldrini, “non è necessario prevedere nuove norme e limitare la libertà d'espressione, perché ciò che è reato offline è reato anche online”.
L'obiettivo deve dunque essere quello di “impedire ai violenti di agire, anche se individuare il responsabile del reato è difficile, poiché il server può essere dall'altra parte del mondo. Ecco quindi la necessità di rafforzare la cooperazione internazionale”.
Nel corso dell’evento è stata lanciata anche “No haute speach“, la campagna istituzionale contro l’odio e gli insulti attraverso il web, promossa dal Consiglio d’Europa e avviata anche in Italia.

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