Ha debuttato ieri l’iniziativa “
Lia — Libri italiani accessibili”, presentata alla
Camera dei deputati, a Roma, e ora disponibile come servizio a
questo indirizzo.
Marco Polillo, presidente dell’
Associazione italiana editori (Aie), ha definito il progetto “Una favola a lieto fine” e ha poi aggiunto: “È l’atto finale di un progetto che, partito nel 2011, ha visto operare fianco a fianco pubblico, privato e associazioni di categoria”.
Nello specifico si tratta di una libreria online che mette a disposizione di
non vedenti o ipovedenti un catalogo con
2500 titoli in digitale (alcuni a pagamento, altri gratuiti). Qualche titolo? Il bestseller
Inferno di
Dan Brown, l’ultimo libro di
J.K. Rowling Il seggio vacante e Il veleno dell’oleandro di
Simonetta Agnello Hornby, ma pure
Jo Nesbø,
John Grisham, Maigret, le Cinquanta sfumature, le inchieste di Gianluigi Nuzzi e, per ragazzi, La fabbrica di cioccolato.
Aie con Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uic) ha operato con il
sostegno del ministero per i Beni e le Attività culturali. Si stima che nel nostro Paese vi siano
circa 362mila non vedenti e un milione e mezzo di ipovedenti, che leggono in media nove libri all’anno.
Le case editrici che hanno aderito all’iniziativa sono più di quaranta e si va
da Zanichelli ad Adelphi.
I libri accessibili "Lia" — certificati da un bollino visibile anche da altre librerie online — sono ebook che prevedono la possibilità di ingrandire caratteri o di aumentare il contrasto su tablet.
Se si utilizza un computer, invece, si può collegare un dispositivo Braille che trasforma il testo digitale a video nel sistema di lettura a rilievo. È inoltre possibile utilizzare la funzionalità di sintesi vocale di tablet ed e-reader per la lettura ad alta voce.
George Kerscher, presidente dell’International
Digital Publishing Forum (Indpf) ha dichiarato che l’accessibilità va a vantaggio di tutti: si tratta infatti di una tecnologia che allarga il mercato editoriale “permettendo di ascoltare un libro in auto e che può essere utilizzata anche nell’apprendimento delle lingue”.