Apple è finita nel mirino antitrust per la presunta adozione di pratiche commerciali anticoncorrenziali.
Autore: redazione social media
L’Autorité de la Concurrence ha ordinato un raid di un'intera giornata nelle principali sedi locali di Apple. Il colosso di Cupertino è infatti finito nel mirino antitrust per la presunta adozione di pratiche commerciali anticoncorrenziali. La Mela era stata denunciata dal defunto premium reseller eBizcuss, caduto letteralmente in disgrazia finanziaria dopo 36 anni di attività in quindici negozi in terra francese. Nello specifico, secondo l’accusa, i vertici di Apple avrebbero deciso di non fornire i propri prodotti in anteprima ai vari distributori autorizzati, così da privilegiare la vendita sul suo store. Il colosso di Cupertino è stato denunciato per abuso di posizione dominante, di dipendenza economica e pratiche di concorrenza sleale, avendo imposto condizioni estremamente rigide ai suoi distributori francesi, soprattutto sui prezzi di vendita dei vari prodotti. L’Autorità non ha rilasciato alcun commento ufficiale, ma il raid ordinato servirebbe a raccogliere una serie di documenti sui rapporti commerciali tra l’azienda e i suoi distributori locali.
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