Università online, ecco il software che valuta lo stato danimo degli studenti
Un team di ricercatori della North Carolina State University ha sviluppato il software CERT, un algoritmo informatico in grado di decodificare le espressioni facciali legate ad ansia, confusione, impegno e frustrazione lungo tutta la durata della lezione.
Autore: redazione social media
Cresce il fenomeno delle Università online. Lo studente rimane seduto davanti al proprio computer ed è l’Università a raggiungerlo. Le lezioni non si svolgono più in aula, bensì in maniera virtuale e interattiva. Un team di ricercatori della North Carolina State University ha sviluppato un programma in grado di valutare con precisione le emozioni degli studenti impegnati nelle lezioni online e di predire così l’efficacia dell’insegnamento. I risultati di questo lavoro saranno presentati in questi giorni a Memphis (Stati Uniti) in occasione del congresso “Conference on Educational Data Mining”. Nello specifico, i ricercatori hanno sviluppato il software CERT (Computer Expression Recognition Toolbox), un algoritmo informatico in grado di decodificare le espressioni facciali legate ad ansia, confusione, impegno e frustrazione lungo tutta la durata della lezione, partendo da una webcam. Allo stato attuale, CERT è stato testato su 65 studenti universitari ed è stato in grado di individuare il corretto stato d’animo degli studenti e il grado di comprensione della lezione in più dell’85% dei casi. Joseph Grafsgaard, uno dei creatori di CERT, ha così dichiarato: “Il passo successivo sarà quello di fornire allo studente impegnato nel test un feed-back dipendente dal suo stato emozionale. Per esempio, se il soggetto compie degli errori e il sistema monitora un’espressione di frustrazione, il software potrebbe fornire un messaggio motivazionale della serie “non preoccuparti, solo sbagliando si impara”. Se invece non viene rilevato nessun segno di sconforto il messaggio potrà essere di diverso tipo”. CERT si rivelerà senz’altro un aiuto per i professori, integrando il loro lavoro. Il responsabile del progetto, Kristy Boyer, ha spiegato: “al momento siamo al lavoro per implementare le funzionalità di CERT e contiamo di fornire un prodotto capace di migliorare l’apprendimento e di ridurre al minimo il numero di studenti che abbandonano i corsi”.
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