Wi-Fi gratis, la Camera fa retromarcia

Nel tentativo di accogliere le osservazioni del Garante Privacy, il testo del Decreto del Fare, alla Camera, è stato reso ancor più specifico.

Autore: redazione social media

Alla Camera, nel tentativo di accogliere le osservazioni del Garante Privacy, il testo del Decreto del Fare è stato reso ancor più specifico, riportando così la situazione a una condizione analoga o addirittura peggiore di quella precedente l’abolizione del decreto Pisanu.
Le indicazioni contenute nel nuovo articolo 10 comma 1 recitano quanto segue: “Resta fermo l'obbligo del gestore di garantire la tracciabilità del collegamento attraverso l'assegnazione temporanea di un indirizzo IP e il mantenimento di un registro informatico dell'associazione temporanea di tale indirizzo IP al MAC address del terminale utilizzato per l'accesso alla rete internet”.
Occorrerebbe quindi tenere traccia del MAC e anche dell’IP con un evidente non-senso tecnico nonché realizzare un sistema in grado di tenere il log delle connessioni, contenente informazioni sensibili come il MAC Address e dunque garantito rispetto a intrusioni.
Nel comma 2 viene proposta la soluzione di non chiedere conto all’interessato del trattamento dei dati ai fini della tracciabilità: ciò elimina del tutto la necessità di far firmare la documentazione, ma non è comunque risolutivo in merito alla questione principale.

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