Il ricercatore tedesco Karsten Nohl avrebbe individuato una vulnerabilità a carico delle SIM dei telefoni cellulari. La falla metterebbe potenzialmente a rischio ben 750 milioni di dispositivi.
Autore: redazione social media
Il ricercatore tedesco e fondatore dei Security Research Labs, Karsten Nohl, dopo 2 anni di intenso lavoro, avrebbe individuato una vulnerabilità a carico delle SIM dei telefoni cellulari. Questa falla metterebbe potenzialmente a rischio ben 750 milioni di dispositivi. Ma vediamo nello specifico di che problematica si tratta: il problema rilevato sarebbe rappresentato da una sorta di “backdoor” tramite la quale, alcuni utenti malintenzionati potrebbero controllare alcune funzionalità dei dispositivi attraverso una semplice e comune connessione web. Si stima che a essere maggiormente minacciati possano essere i cellulari dotati di SIM che utilizzano l’algoritmo di criptazione DES, ossia Data Encryption Standard per codificare le istruzioni di tipo OTA (Over-The-Air), cioè il un metodo che consente di aggiornare un device ricevendo l'upgrade tramite wireless da un fornitore. Sembra che la responsabilità della falla non sia del DES, bensì dei produttori che ancora lo adottano.
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.