Egosurfing, Google il luogo preferito per ricercare il proprio nome

Da una ricerca del Pew Research Center si evince che, lo scorso anno, il 56% degli americani avrebbe ricercato almeno una volta il proprio nome in internet, utilizzando in particolar modo Google.

Autore: redazione social media

Il Pew Research Center ha pubblicato i risultati di una ricerca riguardante l’egosurfing, ossia l’abitudine di effettuare ricerche su se stessi online,  per misurare il proprio livello di popolarità sul web.
Dallo studio si evince che lo scorso anno, il 56% degli utenti americani avrebbe ricercato almeno una volta il proprio nome in internet, utilizzando in particolar modo Google.
Nel 2011 si parlava di un 22%.
Anche nel caso del web ci troviamo di fronte a un narcisismo di tipo prevalentemente maschile.
Ecco l’identikit dell’egosurfer per eccellenza: si tratterebbe di un uomo di età compresa tra i 19 e i 29 anni e dotato di una buona preparazione culturale. In genere è laureato o diplomato.
Occorre tuttavia ricordare che, attualmente, il reclutamento dei candidati per i colloqui di lavoro, dipenderebbe in gran parte anche da questo fattore: l'e-recruitment si starebbe infatti trasformando in un fenomeno a larghissima diffusione, così, raggiungere un buon livello di popolarità in rete, potrebbe rappresentare la carta vincente.

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