Secondo il rapporto Clusit 2014 sulla sicurezza informatica, la diffusione del cybercrimine rappresenta il 60% degli attacchi Web.
Autore: redazione social media
Il rapporto Clusit 2014 sulla sicurezza informatica rivela un dato allarmante, ossia che la diffusione del cybercrimine rappresenta il 60% degli attacchi Web (la percentuale era del 36% tre anni fa). I bersagli preferiti sono il settore governativo, i servizi cloud e i social network. Nel corso dell'anno è anche emerso un nuovo fenomeno, ossia quello dell’hacktivism. Nello specifico, il termine identifica quei gruppi di varia natura che realizzano attività di disturbo online e che sempre più spesso hanno origine nei Paesi mediorientali. Il rapporto Clusit 2014 giunge, neanche a farlo apposta, nel mese della sicurezza informatica, una campagna dell'Unione Europea supportata in tutti i 27 Paesi membri, volta a promuovere tra i cittadini la conoscenza delle minacce informatiche e dei metodi per contrastarle. Il rapporto Clusit è stato redatto da un team di esperti italiani e sarà presentato domani in occasione del Security Summit di Verona, evento organizzato dall'agenzia Europea per la sicurezza informatica ENISA, con il supporto per l'Italia del Clusit.
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