Google, bonus ai videomaker per le esclusive su YouTube

Google ha deciso di offrire dei bonus per trattenere su Youtube i suoi migliori videomaker. In cambio, i videomaker sono tenuti a continuare a fornire contenuti esclusivi per YouTube per un periodo di tempo prima di condividerli altrove.

Autore: redazione social media

Google ha deciso di offrire dei bonus per trattenere su Youtube i suoi migliori videomaker, corteggiati anche da Facebook e dalla nuova startup Vessel.
Secondo alcune fonti, sia Facebook, sia Vessel sono state attivamente impegnate nel contattare i videomaker popolari di YouTube per arrivare a firmare accordi di esclusiva con essi e far loro produrre contenuti video esclusivi per i loro servizi.
Un’esclusiva, naturalmente, non renderebbe possibile al videomaker continuare a pubblicare contenuti video su altri siti, come per esempio Youtube. Ciò potrebbe significare una perdita pesante di fornitori di video su YouTube e alla fine danneggiare la capacità della società di generare ricavi pubblicitari.
Attualmente, dunque, Google starebbe offrendo attraverso una campagna aggressiva dei bonus per trattenere sulla piattaforma le proprie celebrità. In cambio, i videomaker sono tenuti a continuare a fornire contenuti esclusivi per YouTube per un periodo di tempo prima di condividerli altrove.
Un portavoce di Google ha così dichiarato: “Abbiamo investito in creatori di YouTube per anni, e sono aumentati grazie al sostegno attraverso una vasta gamma di attività, tra cui il marketing e il finanziamento dei contenuti. Continueremo a riconoscere e valorizzare le creatività dai nostri migliori talenti”.
Ma più che da Facebook, il colosso di Mountain View è turbato da Vessel, startup co-fondata dall'ex CEO di Hulu Jason Kilar. Quest’ultimo, è alla ricerca di "creatori di contenuti video" e ha messo a disposizione una pagina sul sito in cui chi interessato può registrarsi per vedere come possono diventare parte della startup. Vessel ha già ottenuto importanti finanziamenti da società di venture capital, tra cui Benchmark, Greylock Partners, e dal CEO di Amazon Jeff Bezos, per raccogliere fondi da destinare ai creatori di contenuti.

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