Apple calcola il ciclo di vita dei propri dispositivi

Nel suo ultimo rapporto ambientale, Apple spiega tutti i progetti e le attività della società finalizzate alla salvaguardia dell'ambiente.

Autore: redazione smartphone e app

Nel suo ultimo rapporto ambientale, Apple spiega tutti i progetti e le attività della società finalizzate alla salvaguardia dell'ambiente.
Nel capitolo in cui si parla del modo con cui viene condotta la valutazione delle emissioni di gas a effetto serra, basata sul ciclo di vita dei prodotti, Apple ha elencato il tempo che si aspetta che i suoi prodotti possono durare per i loro "primi proprietari".
La procedura della Mela morsicata per la valutazione del ciclo di vita di un prodotto (LCA cioè Life Cycle Assessment), prevede cinque passaggi: analisi della fase produttiva misura dell’energia consumata dal dispositivo in funzione raccolta dei dati sulla fase di trasporto dei prodotti analisi della fase di riciclo combinazione dei dati su produzione, utilizzo, trasporto e riciclo con quelli relativi alle emissioni di gas serra. La procedura è particolarmente interessante e vale la pena descriverla sinteticamente.
Nella prima fase, il colosso di Cupertino analizza la fase produttiva raccogliendo i dati relativi a ciascun componente del prodotto e al modo in cui viene realizzato, arrivando a calcolare le dimensioni e il peso delle singole parti e dei materiali.
I dati sui processi e sugli scarti di lavorazione permettono alla società di quantificare l’impatto ambientale della fase di produzione. Questa analisi viene estesa anche al packaging e agli accessori esterni come tastiere e mouse.
Nella seconda fase, Apple misura l’energia consumata dal dispositivo in base all’uso del cliente. Apple presume che si tratti di clienti al loro primo acquisto e considera un periodo di quattro anni di utilizzo per i dispositivi OS X e tvOS (MAC, Apple TV), e di tre anni per quelli iOS e watchOS (iPhone, iPad, Apple Watch).
Nella terza fase, Apple raccoglie dati sulla fase di trasporto dei prodotti (via terra, mare e aria), tenendo conto sia delle spedizioni singole sia di quelle cumulative.
Nella quarta fase si esamina la fase di riciclo, partendo dalla composizione delle singole parti del prodotto e valutando i passaggi necessari per il recupero di metallo, plastica e vetro. I processi di lavorazione e fusione non vengono presi in considerazione perché non rientrano nel processo di smaltimento.
Nella quinta fase avviene la combinazione dei dati su produzione, utilizzo, trasporto e riciclo con quelli relativi alle emissioni di gas serra.
Questi ultimi si basano su dati specifici di Apple e sui valori medi del settore riguardanti materiali, processi produttivi, energia elettrica e trasporto.
Il software LCA combina i dati riferiti a un determinato prodotto con i dati sulle emissioni, permettendo a Apple di calcolare le effettive emissioni di gas serra associate a quel prodotto.
Sulla base di questo rapporto possiamo quindi dire che Apple si aspetta che i suoi clienti utilizzino un nuovo iPhone o Apple Watch per soli tre anni prima di sostituirlo, mentre un Mac avrebbe un ciclo di vita di quattro anni.
Ciò sarebbe in contrasto con i dati forniti da alcune società di analisi secondo cui i modelli di iPhone in uso sono per il 29 per cento modelli iPhone 5 e per il 23% sono vecchi modelli di iPhone. L'iPhone 5 è stato lanciato nel settembre 2012, quindi oltre 3 anni fa.

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