UE: attenzione ad acquistare servizi di telecomunicazione online

La Commissione Europea rivela pratiche ingannevoli da parte di siti web che offrono servizi di telefonia fissa/mobile, Internet, e servizi di streaming audio e video.

Autore: Redazione BitCity

La Commissione europea e le autorità nazionali di tutela dei consumatori hanno pubblicato i risultati di una verifica su scala europea di 207 siti web che offrono servizi di telefonia fissa/mobile, Internet, e servizi di streaming audio e video.
Dall'analisi emerge che 163 di questi siti web potrebbero non essere conformi alla normativa dell'UE per la tutela dei consumatori.
Alcuni dei problemi più comuni individuati sono i seguenti: pubblicità di pacchetti indicati come gratuiti o scontati, ma che di fatto sono un'offerta raggruppata; mancanza di un sistema di risoluzione delle controversie; o il fatto che tali siti web possano modificare unilateralmente le condizioni del contratto senza dare alcuna informazione o giustificazione al consumatore.
Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: "I consumatori utilizzano i loro abbonamenti di telefonia mobile o Internet tutti i giorni, e dovrebbero quindi poter avere fiducia in questi servizi. L'analisi conferma però che una serie di siti web che vendono tali servizi ingannano i consumatori pubblicizzando sconti fasulli o non fornendo tutti i dati necessari affinché il cliente possa operare una scelta informata. Mi aspetto che le informazioni false e ingannevoli siano corrette al più presto per garantire che il settore rispetti appieno le norme UE a tutela dei consumatori".


Principali conclusioni: Nel 50% dei casi, il sito web pubblicizza un pacchetto di servizi come gratuito o scontato, mentre si tratta di un solo servizio offerto in un pacchetto; nel 78,7% dei casi, il sito web non fornisce un link verso la piattaforma per la risoluzione delle controversie online ("Online dispute resolution"); il 40,6% dei siti web non contiene alcuna descrizione di un sistema di risoluzione delle controversie; il 31,9% dei siti web può modificare unilateralmente le clausole del contratto o le caratteristiche del servizio, senza informare il consumatore e senza consentire al consumatore di risolvere il contratto; il 25,1% dei siti non fornisce informazioni chiare o attendibili sulle modalità di indennizzo e di rimborso qualora il servizio offerto non sia quello per il quale il cliente ha pagato; il 21,7% non fornisce informazioni chiare e complete sul rinnovo automatico del contratto. Le autorità nazionali esamineranno in modo approfondito i 163 siti che presentano irregolarità. Se tali irregolarità verranno confermate, sarà necessario porvi rimedio. Le autorità della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori garantiranno che i siti web si mettano in conformità, ricorrendo se necessario alle procedure di esecuzione nazionali a loro disposizione.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.