In principio l'impatto maggiore lo hanno le tecnologie che permettono di ridurre i consumi delle macchine, dai data center ai pc. Già oggi, però, e in prospettiva, un ruolo cruciale sarà dato anche da soluzioni che consentono di di monitorare e di ottimizzare i consumi energetici dei processi industriali.
[tit:UPS in prima linea]
"Nella nostra cultura si sta facendo strada il concetto di razionalizzazione, cioè dell'utilizzo responsabile dell'energia. Anche il mercato si sta sempre più orientando verso prodotti e soluzioni ‘rispettose dell'ambientè, commenta
Cristina Rebolini, IT and Distribution Sales Manager di Emerson Network Power. Le imprese devono contribuire in maniera sostanziale all'adesione ai principali protocolli ambientali emanati sia a livello globale, come Kyoto e Bali, sia previsti all'interno delle normative europee. In questa direzione, Emerson Network Power, partendo dalla propria natura di Business Critical Continuity Expert, ha orientato le proprie tecnologie per il condizionamento di precisione e per la protezione dell'alimentazione elettrica per supportare le organizzazioni a rendere le proprie infrastrutture IT sempre più "green". Le tecnologie di precision cooling, per esempio, consentono di condizionare in maniera mirata solo le aree dove si concentra il calore in eccesso (hot spot), senza quindi inutili dispersioni di energia. Nella piattaforma di soluzioni disponibili esistono inoltre prodotti, come Liebert XDFN, ovvero rack che integrano direttamente al loro interno sistemi per il condizionamento di precisione e per la protezione dell'alimentazione elettrica. I server allocati nel rack vengono quindi raffreddati direttamente all'interno dell'armadio: nell' ambiente del data center non si genera calore da abbattere con evidenti vantaggi nel risparmio di kW di potenza refrigerante e nell'emissione di CO2 nell'ambiente.
"Sono numerose le tecnologie in fase di sviluppo che consi
derano l'impatto ambientale, sostiene
Emma Salerno, Responsabile Marketing e Comunicazione di Chloride Italia. Per quanto ci riguarda possiamo citare due progetti in corso che prevedono la possibilità di integrare gli UPS con celle a combustibile (grazie alla collaborazione con Idatech) e con sistemi di accumulo di energia a volano (grazie all'accordo con Vycon), due alternative alle tradizionali batterie lead acid, per soluzioni più ecologiche e allo stesso tempo efficienti e affidabili".
"Visto l'andamento del prezzo dei combustibili fossili occorre fare un passo deciso verso la riduzione del consumo energetico in generale e in particolare nei Data Center (DC), senza tuttavia sacrificare il livello di affidabilità delle componen
ti del sistema DC e dunque mantenendo e possibilmente aumentando il livello di disponibilità del sistema stesso, dichiara
Fabio Bruschi, country manager APC by Schneider Electric. Il compito non è banale, ma esistono delle strategie anche a breve termine che possono dare risultati immediati, ed altre di più ampio respiro che vedano ritorni continuativi nel medio e lungo periodo. Le tecnologie di virtualizzazione possono oggi portare a una drastica riduzione del numero dei server in un DC, di fattori a due digit, con un risparmio a livello assoluto in termini di spesa energetica. L'effetto collaterale è che un DC ad alta virtualizzazione conterrà molti meno server (a parità di capacità elaborativa) ma che gli stessi consumeranno più energia unitaria (essendo sfruttati al massimo), e dunque a livello di singolo rack sarà necessario erogare più potenza; visto inoltre che tutta l'energia in ingresso in un server è trasformata in lavoro meccanico (quasi nullo) e in calore (99.9999%) dovrò anche smaltire una maggiore quantità di calore per unità di volume: non è raro avere densità di 20KW per rack. Quindi, una volta virtualizzato il DC, occorre adeguare l'infrastruttura fisica in modo che essa sia in grado di sostenere il livello di prestazione che ci si aspetta dai sistemi. Punti particolarmente critici sono l'assorbimento di energia elettrica dei sistemi di elaborazione e soprattutto i sistemi di condizionamento che sono chiamati a dissipare quantità di calore per unità di volume impensabili fino a pochi anni fa. Questo significa avere UPS intrinsecamente ad alta efficienza, realizzati su topologia modulare in modo da sfruttarne al massimo la capacità di potenza massimizzandone così il rendimento; significa avere dei sistemi di condizionamento intrinsecamente efficienti ma anche posizionati in modo da ottimizzarne la resa termodinamica, come per esempio inserendoli nelle fle di rack per avvicinarli alla fonti di calore; significa gestire tutta l'infrastruttura dinamicamente con un software che permetta di adeguare in tempo reale le prestazioni delle varie zone del datacenter all'effettivo carico virtualizzato.
[tit:Un uso intelligente della tecnologia]
"Le evoluzioni tecnologiche degli ultimi anni hanno reso con
cretamente possibile realizzare delle soluzioni più eco-sostenibili, afferma
Gilberto Cassarini, technology Solutipons Director di Brainforce. Dobbiamo considerare non solo le evidenti evoluzioni dell'hardware come la riduzione del rapporto consumo/potenza di calcolo, occupazione spazi fisici, necessità di condizionamento ecc., ma anche gli aspetti di razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse IT. Per esempio:
- la possibilità di condivisione di hardware ed infrastruttura per la maggior utilizzabilità delle risorse server, storage e di rete tramite infrastrutture virtuali, - la riduzione della proliferazione di server specializzati tramite la possibilità di rendere indipendenti le configurazioni di sistema operativo e applicazioni dalle specificità hardware e quindi ottenere la ricollocazione dinamica, su sistemi diversi, della stessa applicazione,
- la riduzione dell'uso dei materiali di consumo, degli spostamenti tramite la collaborazione intra e inter-aziendale e lo unified messaging, la de-materializzazione dei documenti,
- il lavoro in mobilità ,
- l'ottimizzazione dell'utilizzo dei client con la Virtual Desktop Infrastructure. Restano ancora spazi di miglioramento, a mio giudizio, in tutto quello che riguarda la gestione del lifecycle degli apparati e il conseguente smaltimento dei materiali".
[tit:Ad ampio spettro]
"Porrei l'accento su un uso più intelligente di quanto disponibile, sottolinea
Vincenzo Messina, Technical Sales Manager CA. La virtualizzazione gioca sicuramente un ruolo fondamentale nelle iniziative di consolidamento, ma anche la rete abilita una maggiore capacità di condivisione delle informazioni e delle applicazioni. Limitare, grazie a questo approccio, lo spostamento di persone e mezzi è invece questione di scelta. Le tecnologie di base sono poi utilizzabili per il business solo se gestite correttamente: ottimizzando disponibilità , prestazioni e livelli di servizio e avvalendosi della conoscenza dell'ambiente contenuta in un sistema quale il Change Management DataBase (CMDB). Le soluzioni di sicurezza sono un ulteriore e imprescindibile fattore abilitante. Infine, per risparmiare nell'IT, occorre individuare le iniziative utili eliminando quelle meno produttive. A questo scopo, le soluzioni di governance permettono di scegliere dove e come utilizzare le risorse disponibili allineando le iniziative IT agli obiettivi di business".
"In ambito applicativo, dice
Enza Fumarola, country manger di Infor Italia, il nostro intento è quello di introdurre un ulteriore livello gestionale fornendo gli strumenti software adeguati per monitorare e tradurre in informazioni rilevanti tutti i fattori che hanno attinenza con le politiche ambientali partendo da un'analisi e revisione dei processi di business. Le aziende possono a fatica sostenere determinate iniziative senza l'utilizzo di strumenti idonei che permettono di intervenire in modo strutturato all'interno dei singoli processi. E' qui che entra in campo l'Information Technology".
"Sicurame
nte il building information modeling (BIM) e il digital prototyping (DP), dice
Gianluca Nicholas Lange Business Unit Sales Manager Building Solutions Autodesk Italia. La modellazione digitale in 3-D consente agli utenti di visualizzare, simulare, analizzare e ottimizzare i loro progetti prima che diventino reali. Queste soluzioni tecnologiche apportano numerosi vantaggi dal punto di vista ambientale: consentono di valutare e poi fare scelte progettuali che portano a diminuire i consumi e quindi i costi dell'energia, utilizzare materiali più sostenibili, osservare e applicare più facilmente le normative in materia ambientale".
[tit:Soluzioni complementari]
"L'impatto maggiore e ‘di basè l'avranno tutte le tecnologie che c
onsentono di ridurre i consumi di data center, PC, server
, sostiene
Franco Caprioli, Marketing manager di Sybase Italia ... ma a lungo termine saranno importanti anche le soluzioni ICT complementari alle prime, che consentono di ridurre drasticamente l'esigenza di hardware, di monitorare e di ottimizzare i consumi energetici dei processi industriali nelle aziende di grandi dimensioni, ma anche medie e piccole".
"I dispos
itivi che riuniscono molteplici funzioni sono un primo esempio, asserisce
Massimo Gotti, Amministratore Delegato di Motorola e Sales Director Southern Europe, G&PS: l'utilizzo di un telefono che svolge anche la funzione di sveglia, lettore musicale, macchina fotografica ecc. permette infatti di utilizzare una sola batteria e ridurre il consumo di energia. I carica batteria sono inoltre solitamente un'importante fonte di spreco energetico in particolare se lasciati molto tempo in modalità stand-by; Motorola ha ridotto il consumo di energia in standby dei propri caricabatteria e nel 2007 è stata una delle prime aziende a ricevere la U.S Environmental Protection Agency's Energy Star Qualification. La nostra attenzione e impegno a ridurre il consumo di energia si estende anche agli altri prodotti Motorola, come i decoder".